Iniziamo subito male xché il cielo sereno attraversato da nuvoloni bassi regalava spruzzi di pioggia finissima, come quelle doccie che trovi nelle spa.
Fare foto era una vera impresa, ogni dieci minuti il tempo cambiava di colpo da un sole splendente ad una cascata d'acqua.
Il clima era freddo... Freddo da pile pesante e anche giacca... Poi vedi loro che girano in infradito, bermuda e canotta... E ti chiedi dove si l'errore. Sembrano i tedeschi che vedi a Pavia a marzo, abituati al freddo x loro 10 gradi sono il deserto.
Affrontando impavidi le avversità metereologiche ci imbarchiamo su un traghetto che fa il giro della Baia, una bella vista dello sky line, qualche isoletta ed il ponte... Un po' deludente detto sinceramente.
Scesi dalla prima nave saliamo su di un'altra, direzione Devemport, lato opposto della baia.
Sede della marina militare, caratteristico villaggio in stile brish regalava in cima al suo promontorio una vista fantastica... Tralasciando la solita pioggia qui c'era un leggero venticello a 45 km orari.
La vista meritava tutta la fatica per salire il promontorio, ecco ho capito che in Nuova Zelanda non hanno mai scoperto i tornanti, loro affrontano le salite dritto per dritto, strade con pendenze di 60 gradi e via su che è bello così, insomma... Il mortirolo sembrerebbe un dolce pendio. Ad Auckland e dintorni camminando o pedalando... Ti alleni sul serio oppure muori nel tenattivo.
Rientrati ad Auckland risalendo la città ci dirigiamo verso il vero simbolo nonché massima attrazione... La Sky Tower.
Torre in vetro e cemento a forma di siringa, così dice la guida, o come sembra più a me... Disco volate caduto su antenna, dall'impressionte altezza di 300 e più metri, permette ovviamente emozioni incredibili.
Per arrivare in cima si prende un ascensore con vetro sottostante ci sono tre piani con longe bar, ristorante e vista a 360 gradi.
Poi se uno è completamente pazzo, puoi pagare centinaia di euro per saltare dalla torre ancorato ad un cavo d'acciaio e delle guide oppure imbracato puoi camminare all'esterno sulla passerella d'acciaio che circonda il disco senza corrimano o sostegni... Si certo lo farò di sicuro.
Dato che di pirla c'è n'è sono pochi, una povera dipendente ogni dieci minuti si butta per mostrare quanto sia bello... Si però la pagno. Sai con la crisi, uno si arrangia.
Ormai la giornata è finita, tornando al nostro ostello scattiamo qualche foto delle strade dato che finalmente sembra che il tempo si sia calmato.
Auckland è una bella città, forse non ho avuto fortuna e l'ho vista con una luce sbagliata ma l'impressione che ho avuto è di una città che cerca di essere una metropoli ma non ci riesce.
Grandi strade, grattacieli e la torre non nascondono la semplicità della gente e i piccoli negozietti, bar e ristorantini che la popolano. Non è giga come New York, non è unica come San Francisco... Però forse è proprio qui il suo bello, è easy come Auckland.