venerdì 4 ottobre 2013

Crhistchurch

Questa mattina decolliamo, con il più piccolo aereo che io abbia mai preso, alla volta del sud e più precisamente di Crhistchurch.


Appena atterrato devo farmi lasciare lungo il tragitto per l'ostello dal tatuatore con cui avevo preso accordi via mail, avevo deciso di farmi il primo tatuaggio qui in Nuova Zelanda, patria dei Tattoo maori.
Peccato che gli accordi che avevo preso non fossero quelli di pagare 15 cm di tribale 1.200,00 euro... Quindi educatamente ho fanculizzato il sopracitato tatuatore e mi sono messo in marcia verso l'ostello.
A volte da una sfiga nasce anche qualcosa di buono ed in questo caso ho dovuto attraversare un gigantesco parco che, solo a fine giornata, avrei scoperto rivelarsi la parte più interessante della città.
Enorme e perfettamente curato, del resto come ogni angolo della Nuova Zelanda, è un luogo dove rilassarsi, fare jogging ma anche pescare oppure giocare a Golf!!! 






Qui le anatre sono talmente abituate all'uomo da convivere e socializzare. Vedi tizio in bici che accompagna anatra ed anatroccoli par strada.




Lasciate le mie cose in ostello mi rimetto subito in marcia per dare un'occhiata alla città, Beppe era già partito in esplorazione pensando che stessi sdraiato a farmi tatuare.
Sapevo che la Crhistchurch recentemente aveva vissuto diversi gravi terremoti e che ne era rimasta segnata ma sinceramente sono rimasto stupito da ciò che ho visto.
L'intero quartiere del centro è praticamente inagibile o distrutto, intere strade e ponti chiusi, palazzi di decine di piani sigillati o peggio abbattuti.
Non posso che immaginare come sia una città bombardata durante una guerra ma questa sembrava uno scenario da film molto simile.
Mi si stringeva il cuore nel vedere la distruzione vicino a scorci bellissimi ed una natura incantevole, doveva essere una città magnifica, anzi lo è ancora ma è profondamente ferita.






La vita e la serenità dei Neozelandesi è rimasta comunque intatta, sono persone che sanno vivere bene con poco o tanto nel bene o nel male vivono molto meglio che da noi.






Dato che non ho pranzato ho costretto il povero Beppe a cenare con un giga hamburger e una bella birra ghiacciata in un locale all'aperto, fatto di assi di legno e bancali con il bancone realizzato all'interno di un pullman con le fiancate aperte... Fantastico. Lo ringrazio ufficialmente.

Domani mattina partenza con un treno su per le montagne, il Tranzalp.























1 commento:

  1. Figooooooo!!! ma quelli blu impilati sono bancali?!?
    Ah.....posta le foto del posto dove avete mangiato l'hamburger che dalla tua descrizione sembra interessante!!
    Belle Foto!!!

    RispondiElimina